Screening e cura del piede diabetico
A chi è rivolto questo servizio?
Questo servizio è rivolto a tutti i malati di diabete che presentino già alterazioni anatomo-funzionali determinate dalla neuropatia periferica e/o dall’arteriopatia occlusiva periferica (che sono due delle principali complicanze croniche di questa sindrome) e che, quindi, necessitino di cure adeguate.
E’ rivolto anche a tutti quei pazienti con piedi privi di lesioni, ma comunque a rischio solo per il fatto di essere affetti da questa sindrome così complessa. Infatti piede diabetico non significa solo piede ulcerato o infetto!
Da qui l’importanza di sottoporsi periodicamente a semplici test di screening non invasivi e totalmente incruenti per riconoscere le alterazioni precoci secondarie alla neuropatia ed alla arteriopatia.
In cosa consiste lo screening del piede diabetico?
Il trattamento è suddiviso in tre parti:
- la prima parte in cui viene compilata o aggiornata la cartella anamnestica e si raccolgono informazioni dettagliate su allergie, farmaci, interventi chirurgici, fratture ed altre patologie croniche con particolare riferimento alle complicanze precoci o tardive di questa sindrome ed al compenso glicometabolico;
- la seconda parte riguarda l’analisi degli elementi essenziali per l’effettuazione dello screening. In primis l’ispezione del piede alla ricerca di elementi che possono modificare le forze di appoggio del piede o che ne sono già conseguenza (aspetto, cute, colore, temperatura, vene, polsi, dolore, ulcerazioni). Poi, per indagare la neuropatia, l’analisi della sensibilità cutanea vibratoria con il diapason a 128 Hz, della sensibilità tattile con il monofilamento di Semmens-Weistein e dello stato dei riflessi muscolo-tendinei con il martelletto. A tutto questo si aggiunge la palpazione dei polsi e la determinazione dell’ABI per la ricerca iniziale della patologia vascolare.
- la terza parte prevede l’inserimento di questi risultati in un sistema strutturato a punteggio così da determinare la classe di rischio ulcerativo ed, infine, la spiegazione al paziente di cosa questo significhi.
L’incontro si conclude con qualche nozione di educazione podologica per l’auto-cura del piede al domicilio e per la prevenzione delle ulcerazioni del piede.
Screening del piede diabetico
Quali sono i vantaggi?
Conoscere la classe di rischio ulcerativo a cui si appartiene in base alla presenza/assenza di neuropatia, di vasculopatia, di deformità del piede o di pregresse ulcerazioni è senza dubbio di vitale importanza per prevenire le ulcerazioni (prevenzione primaria), per sorvegliare i pazienti a rischio di recidiva (prevenzione secondaria) ed attuare, in entrambi, provvedimenti educativi e terapeutici.
Il cardine della prevenzione resta sempre la conoscenza, al Podologo veicolare alcuni messaggi di salute. Solo quando il paziente sarà stato informato, avrà compreso e sarà in grado di fare quanto imparato, potremmo essere certi che sia in grado di eseguire una corretta igiene, di ispezionare i piedi, scegliere le calzature adatte ed allarmarsi per lesioni anche piccole.