Valutazione funzionale
Questa prestazione è particolarmente indicata per tutti gli adulti che si siano accorti di avere qualche callosità plantare o qualche dolore a ginocchia, anche, caviglie o piedi o abbiano notato qualche nuova deformità delle dita e vogliano sapere se vi sia correlazione con il modo di camminare.
Ma è rivolto anche a tutti quei genitori che guardando camminare, correre e saltare i propri figlioli si siano interrogati sulla correttezza dei loro movimenti o stiano considerando l’ipotesi di mettere un plantare ai loro bimbi.
In cosa consiste la valutazione funzionale?
La valutazione è divisa in tre parti:
- la prima parte in cui viene compilata la cartella anamnestica e si raccolgono informazioni dettagliate sull’attività sportiva, sulla professione, sulla sintomatologia in corso;
- la seconda parte in cui vengono studiate le principali articolazioni del piede (I Metatarso-Falangea, Medio-tarsica, Sotto-astragalica, Tibio-tarsica) e dell’arto inferiore (articolazione del ginocchio e dell’anca); vengono eseguiti alcuni test per valutare la presenza di disfunzionalità anche alla colonna vertebrale, al cingolo scapolare e a quello pelvico e si constata l’eventuale presenza di un difetto di convergenza oculare;
- la terza parte in cui avvalendoci di una pedana baropodometrica eseguiamo 2 valutazioni in statica (una ad occhi aperti ed una ad occhi chiusi) e una valutazione in dinamica per confermare il sospetto diagnostico rilevato nella seconda parte dell’esame.
Quali sono i vantaggi della valutazione funzionale?
Si potrà scoprire se il piede sia sede di qualche deformità primitiva (con la quale, cioè, si nasce) o di qualche compenso instauratosi negli anni, se vi siano deformità sovra-segmentarie (che riguardano, cioè, altri distretti), se vi sia la necessità di plantarizzare il piede o di riequilibrare l’intero organismo.